03.02.2020

L’intervento del Presidente Alberto de Sanctis all’inaugurazione dell’anno giudiziario

Ecc.mo Presidente della Corte di Appello, Ill.mo Signor Procuratore Generale, Ill.mo Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, auguro a tutta la Magistratura giudicante e requirente, al personale amministrativo e a tutta l’Avvocatura del distretto un buon anno giudiziario; che sia un 2020 ricco di equilibrio e fermezza nel contribuire ad affermare i principi costituzionali del giusto processo.
Rivolgo e dedico queste poche parole al silenzio che accompagna quel Giudice senza nome che tutti i giorni gestisce il suo enorme carico di lavoro con scrupolo, esperienza, concretezza ed equilibrio senza mai limitare con prassi distorte l’esercizio del diritto di difesa.
Al silenzio di quel Giudice che considera il ruolo dell’avvocato nel processo necessario ed utile per affrontare il difficile percorso che conduce alla decisione.
Al silenzio di quel Giudice che non sollecita il difensore a formulare una richiesta alternativa al processo in quanto convinto del “sacro” valore del principio di presunzione di non colpevolezza.
Al silenzio di quel Giudice che non esprime insofferenza se l’avvocato non presta il consenso all’acquisizione nel fascicolo del dibattimento dei verbali di sommarie informazioni o di annotazioni di polizia giudiziaria.
Al silenzio di quel Giudice che non si ritirerebbe in camera di consiglio senza aver ascoltato la discussione del difensore dell’imputato.
Al silenzio di quel Giudice che in camera di consiglio si confronterebbe con passione e rigore sulla fondatezza delle tesi dell’accusa e della difesa e c non si sognerebbe di delegare ad alcuno la decisione sulla responsabilità e, in caso di condanna, la determinazione della pena.
Al silenzio di quel Giudice che ritiene imbarazzante indossare la veste di arbitro di un “processo eterno”.
Al silenzio di quel Giudice che non definirebbe mai gli innocenti alla stregua di colpevoli che l’hanno fatta franca.
Al silenzio di quel Giudice che non riduce la sua preziosa e delicata funzione ad una dimensione quantitativa e statistica.
Al silenzio di quel Giudice che non parla in pubblico, non ha ruoli di vertice nella magistratura associata ma che esprime il suo prezioso sapere con un impegno incessante in particolare attraverso le sue sentenze.
Il silenzio di questo Giudice e di tutti quelli che quotidianamente entrano nelle aule del Tribunale accompagnati dallo stesso ideale di Giustizia è un bene preziosissimo.
Miles Davis diceva: “La vera musica è il silenzio. Tutte le note non fanno che incorniciare il silenzio”.
E allora è proprio a questi Giudici ed alla loro straordinaria sinfonia che in particolare auguro un buon anno giudiziario.